Mi chiamo Giuseppe e nasco a Mantova nel 1938 in una famiglia colta dove eravamo tutti laureati e tra questi il nonno notaio, i miei genitori nelle materie scientifiche, mio fratello e mia sorella in campo umanistico.
Studiare mi riusciva semplice, non importava che mi applicassi troppo perché ero avido di conoscenza e assorbivo subito tutto. L’ozio non mi è mai piaciuto e quando non ero impegnato con lo studio ho praticato con successo diversi sport come il ciclismo, la vela e il canottaggio.
Orientato dai miei genitori mi iscrissi al liceo classico, dove incontrai la professoressa di matematica e con la quale entrai in sfida… al punto che mi invitò a insegnare assieme a lei la materia. Allora capii che la Scienza sarebbe stata la mia professione. Dopo la maturità mi iscrissi alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano consapevole che non sarebbe stata la mia strada. Appena mi fu chiara la situazione mi iscrissi alla facoltà di Fisica e Biologia di Parma.
La competizione mi piaceva e scoprii allora che era un tratto della mia personalità. Scelsi di proseguire nel ramo della ricerca universitaria per poi dedicarmi alle collaborazioni esterne in qualità di progettista. Lo faccio tutt’ora.
Giuseppe sorride con soddisfazione.
La mia vita è diventata una sfida verso una conoscenza sempre maggiore, in cui la ricerca ne è stata l’espressione più viva. Anche ora continuo a fare ricerca in campo professionale e nel tempo libero amo ascoltare musica sinfonica e andare a funghi con mio fratello. Sapete, lì nei boschi, mi diletto a fotografare le varietà delle specie di funghi.
Vorrei lasciare un messaggio ai più giovani: Studiate. Non siate mai sazi di conoscenza, fate ricerca, siate curiosi. Solo così la vita sarà di sostanza!
(a cura di Fabio Tolomelli, foto e supervisione di Francesco D’Errico)