Il progetto
Il progetto Autonomia e responsabilità si poneva come obiettivo attivare dei percorsi di autonomia per soggetti con fragilità psicosociale. Grazie all’ampliamento dell’accoglienza residenziale (destinata a persone con fragilità, provenienti da contesti di marginalità economica e sociale) è stato possibile attivare una nuova struttura di semi-autonomia in continuità con l’accoglienza della comunità già esistente a San Lazzaro di Savena.
Il percorso ha previsto la costruzione di un patto condiviso volto al raggiungimento di obiettivi personalizzati (di tipo sociale, lavorativo, relazionale, della cura di sé, etc.) L’affiancamento quotidiano dei beneficiari, a cura di assistenti sociali, psicologi ed educatori, consente, grazie all’articolazione tra la fase comunitaria e quella di pre-autonomia, di imparare a stare insieme, condividere, gestire i conflitti, accettare mediazioni. I beneficiari hanno partecipato ai laboratori in comunità, imparayo a scrivere un curriculum e a cercare lavoro, acquisito competenze base e per l’autonomia, sono stati sostenuti nella ricerca del lavoro e nell’accesso ai Servizi territoriali e partecipato alle occasioni formative.
Il progetto è cofinanziato per un importo di 87.000€ in 20 mesi da Fondazione San Zeno.
I risultati
Ritorno dall’isola che non c’è – Lo spettacolo teatrale
Esito finale del laboratorio interculturale con gli ospiti della Comunità per l’inclusione sociale dell’Opera di Padre Marella a cura del Teatro dell’Argine.
Questa è la storia di persone che ad un certo punto del loro percorso affrontano un grande cambiamento. Quando nuovi ospiti arrivano nella Comunità per l’inclusione sociale dell’Opera di Padre Marella, portano con sé lo smarrimento e la confusione che sono il riflesso delle fatiche di viaggi di vita sempre diversi, mai uguali, inevitabilmente non facili.
Eppure ognuno di loro ha qualcosa in comune con gli altri: quei sogni, preziosi e segreti, di una vita migliore, che portano con sé come un piccolo enorme tesoro. Cosa succede se quel gruzzolo di valore inestimabile, una notte viene rubato dal più temibile pirata di tutte le favole? Chi diventiamo se i nostri sogni ci vengono rubati? Approderemo all’Isola Che Non C’è, alla ricerca di quello che dà vita al nostro futuro, quello che ci permette di crescere. Le bugie di Uncino, gli inganni di Spugna, l’aiuto di Campanellino plasmeranno un viaggio che proverà a mostrare come siano i sogni a renderci le persone che siamo e a darci la possibilità di immaginare un futuro; e che non dobbiamo lasciare che nessuno e niente mai ci impedisca di sognare una vita migliore.
«La collaborazione tra l’Opera di Padre Marella e il Teatro dell’Argine ha delle radici profonde. Si tratta di radici che si nutrono della stessa idea di mondo, di giustizia, di bellezza, di dialogo, di curiosità, di coraggio e di speranza. Così, ogni volta che possiamo, cerchiamo di lavorare insieme per dare il nostro contributo alla comunità, seminando condivisione, ascolto e fiducia. L’Opera di Padre Marella si occupa delle marginalità sociali da più di mezzo secolo e sa bene una cosa: il lavoro sociale non può prescindere dal rimuovere le cause che generano quella che è una vera e propria trappola della povertà e dall’attrezzare anche i più fragili per partecipare alla società, al lavoro e alla vita democratica. Autonomia e responsabilità è un progetto di 18 mesi, reso possibile dal sostegno di Fondazione San Zeno, che sta consentendo di finanziare corsi di formazione, tirocini formativi, laboratori educativi, inserimenti lavorativi, avvio di nuovi posti letto in accoglienza, affiancamenti psicologici, contaminazioni positive di esperienze e vite… e tanti sorrisi di ritrovata speranza. All’interno di questo intenso percorso ha preso vita anche il laboratorio teatrale iniziato a fine novembre 2022 e conclusosi oggi, sabato 11 marzo 2023, con l’esito finale del laboratorio. I protagonisti sono gli ospiti della Comunità per l’inclusione sociale di San Lazzaro di Savena e tra di loro ci sono molte persone arrivate in Italia poche settimane fa senza conoscere una parola di italiano. Oggi sono su questo palcoscenico e quello che sta per accadere è speciale. Ringraziamo la Fondazione San Zeno per aver creduto nella nostra idea figlia di don Olinto Marella, cioè di investire sul futuro dei più fragili, sul sostegno ai percorsi abitativi, sui percorsi di avviamento al lavoro, sui percorsi formativi e sulle attività educative e di integrazione sul territorio, come quella di stasera» (Massimo Battisti, responsabile della Comunità per l’inclusione sociale dell’Opera di Padre Marella).
Con Barry Abdourahamane, Talaat Mostafa Eid Ahmed, Sylla Alassana, Ahmed Mohamed Ahmed Aly, John Wisdom Atilo, Massimo Battisti, Sulayman Camara, Francesco D’Errico, Domminic Gyasi, Bakary Jabbi, Abdulrahim Malang, Andrea Morreale, Mirko Naselli, Michel Ondoa, Eshak Ibrahim Daoud Saad, Brehima Sangare, Fabio Tolomelli, Franco Unguendoli
Laboratorio e regia a cura di Francesco Izzo Vegliante e Irene Montanari
Giornata Mondiale del Rifugiato
Martedì 20 giugno alle 18 la Comunità per l’inclusione sociale dell’Opera di Padre Marella celebrerà la Giornata Mondiale del Rifugiato con l’inaugurazione di una mostra fotografica e la presentazione di una pubblicazione digitale.
Le fotografie di Davide Saccà e l’ebook Ritorno dall’isola che non c’è sono entrambi l’esito di un laboratorio teatrale interculturale svolto dagli ospiti della Comunità per l’inclusione sociale di San Lazzaro di Savena in collaborazione con il Teatro dell’Argine. Il laboratorio è stato realizzato all’interno del progetto Autonomia e Responsabilità cofinanziato dalla Fondazione San Zeno.
«La Giornata Mondiale del Rifugiato è un’occasione per riaffermare l’idea di giustizia, di dialogo, di coraggio e di speranza. Il lavoro accanto alle persone che cercano protezione internazionale è per noi operatori sociali un arricchimento reciproco e consente di dare piena attuazione al diritto alla sicurezza, alla libertà, alla dignità, all’uguaglianza e alla non discriminazione sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.» Queste le parole di Massimo Battisti, responsabile della Comunità per l’inclusione sociale.
La Giornata Mondiale del Rifugiato è stata istituita per commemorare l’approvazione nel 1951 della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
L’ebook RITORNO DALL’ISOLA CHE NON C’E’
Periodo di attuazione: marzo 2022 – dicembre 2023